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confconsumatorilazio@ ALL RIGHT RESERVED 2020
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TUTELIAMO I DIRITTI DEI CONSUMATORI
CONFCONSUMATORI LAZIO
Confconsumatori è un’associazione di consumatori senza scopo di lucro, indipendente da partiti, sindacati, categorie economiche e pubblica amministrazione. La sede nazionale si trova a Parma, dove è nata nel 1976, quando 437 donne organizzarono il primo sciopero dei consumatori in Italia, per fermare la speculazione sul prezzo del Parmigiano. Conta oltre 30.000 associati.
Esprime un componente all’interno del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti (CNCU), organo rappresentativo delle associazioni dei consumatori e degli utenti riconosciute a livello nazionale, presieduto dal Ministro dello Sviluppo Economico. Inoltre, è associazione di promozione sociale.
TRUFFE BANCARIE E ONLINE
FATTURE ENERGIA E TELEFONIA
COMMERCIO E GARANZIE
Offriamo assistenza dal reclamo alla conciliazione, seguiamo l'intera pratica anche presso le Autorità per l'Energia e per le Telecomunicazioni.
Difendiamo i consumatori anche presso ABF e organismi preposti.
Assistiamo gli utenti in merito a beni e garanzie acquisiti sia di persona che online.
Processo MPS III: chi può costituirsi
Fissata al 12 maggio l’udienza del processo penale MPS III: Confconsumatori pronta ad assistere i risparmiatori danneggiati
Roma, 16 marzo 2023 – Si apre una nuova opportunità di ristoro per gli azionisti MPS. Dopo i processi penali “MPS I” (ormai vicino alla conclusione) e “MPS II” (concluso in primo grado) si apre un nuovo filone processuale, “MPS III”, con udienza fissata il prossimo 12 maggio. Il procedimento riguarda reati di falso in bilancio e false comunicazioni sociali, nonché falso in prospetto informativo (per sopravvalutazione di crediti NPL) commessi tra il 1° giugno 2014 e il 29 luglio 2016. Pertanto, potrà costituirsi chi era titolare di azioni della banca in questo periodo di tempo, anche se comprate prima o vendute nel periodo di tempo stesso.
PERCHÉ COSTITUIRSI PARTE CIVILE – Confconsumatori è pronta ad assistere, anche a distanza, gli azionisti che desiderano costituirsi come parte civile nel processo penale, allo scopo di ottenere – in caso di condanna degli imputati – un risarcimento per il danno subito dai reati oggetto del procedimento. Si ricorda che, a differenza dei processi in sede civile, gli azionisti ammessi come parte civile nel processo penale dovranno sostenere i costi vivi della procedura, ma non rischiano, in caso di soccombenza o di assoluzione degli imputati, di subire ulteriori spese non previste. Si segnala, a tal proposito, che gli azionisti costituiti nel filone MPS I hanno già ottenuto un risarcimento.
SOLO DUE MESI PER FARE DOMANDA - Sarà possibile presentare la domanda di costituzione di parte civile solo per un breve periodo di tempo: infatti la documentazione necessaria deve essere raccolta e depositata entro la data dell’udienza, ovvero il 12 maggio 2023, dopo la quale non sarà più possibile costituirsi per effetto della riforma Cartabia. Si invitano, pertanto, gli azionisti interessati a raccogliere da subito la documentazione necessaria che, se non già in possesso, potrà essere richiesta alla Banca: oltre ai documenti di identità serviranno, in particolare, la prova di acquisto delle azioni e un estratto conto titoli (o documento equivalente) con cui si possa dimostrare il possesso delle azioni nel periodo 1.6.2014 – 29.7.2016.
Confconsumatori raccoglierà la documentazione entro il termine ultimo del 28 aprile 2023.
A CHI RIVOLGERSI – Gli azionisti interessati o che desiderano ricevere maggiori chiarimenti circa la possibilità di costituirsi parte civile nel processo MPS III possono scrivere all’indirizzo risparmio@confconsumatori.it oppure rivolgersi direttamente alle sedi territoriali di Confconsumatori della Confconsumatori sparse sul territorio italiano i cui recapiti sono disponibili qui: https://www.confconsumatori.it/gli-sportelli-di-confconsumatori/.
Eurovita: perché richiedere copia dei contratti
Dopo il versamento di Cinven, Confconsumatori invita alla calma: richiedere copia dei contratti per avere consapevolezza sui rischi eventuali
Roma, 22 febbraio 2023 – Sono tantissimi i titolari di polizze Eurovita confusi e preoccupati per il commissariamento della Compagnia. Confconsumatori, nel confermare la fiducia nell’azione di Ivass e nella possibilità che la vicenda si risolva positivamente, ritiene che, al momento, nessuna azione giudiziale avrebbe alcun senso. Tuttavia, poiché gli eventuali rischi si differenziano in base al tipo di polizza acquistata, è consigliabile richiedere una copia del contratto per avere piena consapevolezza della propria posizione e delle tutele previste in caso (ad oggi molto remoto) di liquidazione coatta amministrativa. Infine, l’associazione ricorda che, oltre alle tutele previste dal Codice delle Assicurazioni, esiste sempre la possibilità di valutare la correttezza dell’operazione di acquisto per coloro che hanno comprato tramite intermediario.
SEGNALI POSITIVI PER I RISPARMIATORI – Per l’avvocato Antonio Pinto, responsabile del settore assicurativo di Confconsumatori: «L’intervento dell’Ivass è garanzia che si faccia chiarezza sulla reale situazione patrimoniale di Eurovita. È probabile che si trovi una soluzione positiva con la ricapitalizzazione della Compagnia, vista anche la notizia odierna del versamento di 100 milioni di euro dal socio Cinven in aumento capitale. Il fatto che gli attivi a copertura siano di poco inferiori alla soglia minima imposta da Solvency significa che i mezzi patrimoniali della compagnia sono ancora positivi. Ivass chiede che i livelli patrimoniali vengano alzati per tollerare rischi futuri, ma comunque oggi gli attivi patrimoniali che risultano dal bilancio appaiono sufficienti a fronteggiare i passivi».
NIENTE PANICO, MA CONSAPEVOLEZZA – Gli sportelli di Confconsumatori sono presi d’assalto da richieste di titolari di polizze Eurovita, comprensibilmente preoccupati e, spesso, confusi. «Invitiamo a non farsi prendere da un panico ingiustificato – avverte il presidente di Confconsumatori Marco Festelli - di certo non ha senso giuridico, oggi, avviare cause contro nessuno. Una cosa che invece appare utile è quella di richiedere a chi ci ha venduto la polizza, la documentazione contrattuale completa, così da avere piena consapevolezza di quello che si è firmato e di quale sia il contenuto effettivo della polizza. Questo consente di avere già i dati utili per il futuro qualsiasi cosa accada. Inoltre, sulla base dei documenti di contratto si potrà verificare se la propria polizza rientra fra quelle escluse dal perimetro della sospensione dei riscatti come le polizze previdenziali ramo I, quelle per eventi di rischio già realizzato, o scadute prima del 6 febbraio, che possono essere già oggi escusse senza nessun problema». In tal senso, Confconsumatori ha predisposto modelli di lettera reclamo per i propri associati, con cui richiedere i documenti contrattuali completi.
POLIZZE PREVIDENZIALI RAMO I – Si tratta dei prodotti più sicuri e fuori dal perimetro della sospensione dei riscatti. Infatti, nell’ambito di Piani Individuali Pensionistici o Fondi pensione aperti (in base al D. Lgs. 5.12.05 n.252, art.4) possono essere usate polizze assicurative vita di ramo I per costituire i fondi pensione istituiti da Compagnie assicurative. «In tal caso, - spiega Antonio Pinto - queste polizze possono avere la struttura di un patrimonio separato e autonomo a cui si applica l’art. 2117 Cod. Civ. e, quindi, quei fondi non sono per nulla aggredibili dai creditori della Compagnia e sono vincolati a ripagare i sottoscrittori delle polizze vita con contenuto previdenziale».
POLIZZE VITA RAMO I E III – Per le polizze vita ramo I, sia pure investite in gestioni separate, così come per le ramo III (polizze unit linked e index linked che investono in prodotti finanziari) occorre chiarire che la separazione dal patrimonio della Compagnia è solo contabile, ossia non vi è un’autonomia patrimoniale della gestione separata, per cui gli attivi a copertura degli obblighi verso gli assicurati rientrano nel patrimonio complessivo della Compagnia. In caso di liquidazione coatta amministrativa tali investitori avrebbero la priorità, subito dopo le spese della procedura stessa, in proporzione alle riserve matematiche accantonate dalla Compagnia. Come spiega Antonio Pinto: «Il vantaggio sia per i risparmiatori che hanno una polizza vita investita in una gestione separata (ramo I) o in una polizza vita di natura finanziaria (ramo III) è che godono di una priorità sancita dal Codice delle Assicurazioni in caso di liquidazione coatta amministrativa (ad oggi però non sussistono i presupposti) in base agli art. 258 e 260 del Codice delle Assicurazioni. Questo dato è positivo ma, per correttezza e completezza, deve esser considerato anche che all’art.258 comma 6 del Codice è chiarito che al pagamento dei crediti dei titolari di polizze vita va anteposto il pagamento di tutte le spese sostenute nel periodo della procedura di LCA, come ad es. gli stipendi dei dipendenti, i compensi degli organi e dei professionisti che lavorano durante la procedura ed altre spese che sono in prededuzione rispetto a tutto il resto e quindi ovviamente incidono sul quantum delle restituzioni, visti anche i tempi lunghi di queste procedure».
LA RESPONSABILITA’ DEGLI INTERMEDIARI – Per chi non ha acquistato direttamente, poi, si ricorda che la Direttiva IDD del 2018 fissa espressamente le tutele per i clienti che comprano da un intermediario. «Peraltro, - spiega Antonio Pinto - la Giurisprudenza è univoca fin dal caso delle polizze con sottostante Lehman Brothers, nell’affermare che le polizze con sottostante prodotto finanziario vanno assimilate – quanto a tutela del cliente – ai clienti che comprano direttamente un prodotto finanziario e pertanto si applicano le norme di tutela anche a loro, con la conseguenza che andrà verificato se l’intermediario ha rispettato gli obblighi informativi e di adeguatezza. Sulla base di quanto innanzi, il risparmiatore potrà inviare un reclamo alla banca o altro intermediario che gli ha venduto la polizza e costituirlo in mora interrompendo qualsiasi termine prescrizionale».
Confconsumatori continuerà a seguire la vicenda che coinvolge circa 400.000 clienti risparmiatori e invita chi ha investito in polizze Eurovita a contattare le proprie sedi sul territorio: https://www.confconsumatori.it/gli-sportelli-di-confconsumatori/.
SMS Spoofing: rimborsati oltre 12 mila euro a Roma
Aumentano le frodi telematiche, sempre più sofisticate. Confconsumatori ha ottenuto presso l’ABF un rimborso da oltre 12 mila euro per un cittadino di Roma
Roma, 25 gennaio 2023 – La fattispecie è più o meno sempre la stessa: prima arriva l’sms dall’Istituto di Credito (apparentemente dal canale ufficiale della banca) che allarma il consumatore con una minaccia: l’imminente blocco della carta, un accesso anomalo all’home banking, ecc. Dopo pochi minuti, ecco la telefonata dal finto operatore dell’Istituto che, sfruttando la vulnerabilità del cittadino confuso e preoccupato, porta a segno la truffa ottenendo informazioni per accedere al conto o inducendo il consumatore ad autorizzare operazioni online. Si chiamano SMS Spoofing e Vishing, si tratta di frodi ben congegnate, sempre più frequenti e che si scontrano, spesso, con il rifiuto, da parte dell’Istituto di Credito, a rimborsare il cliente danneggiato. Ma vale la pena di insistere: Confconsumatori, particolarmente attiva sul fronte delle truffe telematiche, continua a ottenere importanti vittorie di fronte all’Arbitro Bancario Finanziario, l’ultima, da oltre 12 mila euro, a Roma.
ROMA, RESTITUITI OLTRE 12 MILA EURO – Nel febbraio 2022 un cittadino di Roma aveva ricevuto un sms da un numero riconducibile all’Istituto di Credito presso il quale aveva il proprio conto corrente. Il messaggio invitava ad inserire con urgenza alcuni dati per evitare il blocco della carta associata al conto. Poco dopo era arrivata la telefonata del presunto addetto dell’Istituto il quale si offriva di guidare il cliente nelle operazioni di sblocco, dimostrando anche di conoscere la sua password. Al termine, un’altra telefonata, questa volta del centro antifrode, avvisava il romano di movimenti sospetti: sul conto, infatti, erano comparse varie operazioni – mai richieste - di pagamenti e prelievi per complessivi 12.248 €. L’Istituto di Credito aveva rifiutato ogni richiesta di rimborso, ma grazie all’intervento di Confconsumatori Roma il malcapitato si è rivolto all’Arbitro Bancario Finanziario e ha ottenuto la restituzione dell’intera somma sottratta.
«L’Arbitro – ha commentato l’avvocato Barbara d’Agostino, Presidente di Confconsumatori Lazio – ha statuito in pieno rispetto della normativa vigente che tutti i servizi di pagamento offerti elettronicamente devono essere prestati in maniera sicura, adottando tecnologie in grado di garantire l’autenticazione certa dell’utente e riducendo al massimo il rischio di frode. In questo caso, l’Istituto non ha prodotto una completa documentazione relativa alla registrazione, contabilizzazione e autenticazione delle operazioni disconosciute, non assolvendo in questo modo il proprio onere probatorio di autenticazione ed esecuzione, per tale motivo è stato condannato al rimborso delle somme illegittimamente sottratte dal conto corrente».
Scarica la decisione dell'Arbitro Bancario Finanziario.
LOTTA ALLE TRUFFE DIGITALI – Non si tratta di una vittoria isolata, Confconsumatori ha ottenuto diverse vittorie in materia di truffe digitali, un fenomeno purtroppo in aumento negli ultimi anni. Le numerose attività dell’associazione mirate a contrastare e prevenire le frodi telematiche sono consultabili sul sito di Confconsumatori.
Si segnala in particolare l’iniziativa “Chi ha paura del web?” e il webinar del dicembre 2022 il webinar “Prima e dopo la truffa digitale: strumenti di tutela del cittadino”: durante l'evento, numerosi esperti hanno affrontato il tema delle truffe di nuova generazione (ad esempio il QRishing), con un'attenzione particolare anche a quello che accade all’estero, e fornito indicazioni e consigli utili sia per prevenire i rischi, sia per tutelarsi dai danni da frode digitale.
Processo PwC – Veneto Banca: rinviata l’udienza a gennaio
I consumatori possono ancora costituirsi parte civile nel processo che vede coinvolta la società di revisione PwC
Roma, 8 novembre 2022 – È stata rinviata al 19 gennaio 2023 la prossima udienza del processo a carico della società di revisione PwC e di una sua dirigente, responsabile della revisione dei bilanci Veneto Banca. Gli azionisti hanno dunque ancora la possibilità di costituirsi come parte civile.
LE ACCUSE - Le accuse rivolte alla società di revisione contestano i reati di “ostacolo alle attività di vigilanza”, “illecito amministrativo dell’ente” e “falsità nelle relazioni e nelle comunicazioni dei responsabili della revisione”. Il GUP di Roma, disponendo il rinvio a Giudizio a carico dell’imputata e della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A., ha determinato una nuova e concreta possibilità per i risparmiatori azionisti e obbligazionisti subordinati di Veneto Banca di ottenere un risarcimento da una società molto solvibile, anche se ci saranno da affrontare ostacoli durante il dibattimento circa la giurisprudenza non univoca sui capi d’imputazione contestati e la loro idoneità a legittimare il risarcimento a tutte le parti civili.
Come già ribadito nei mesi scorsi da Confconsumatori, si tratta probabilmente del primo caso in Italia in cui, dopo un crac bancario, la società di revisione dei bilanci è direttamente imputata di aver contribuito, con propri dirigenti, alla stesura di bilanci irregolari.
LA POSSIBILITÀ DI COSTITUIRSI PARTE CIVILE - All’esito dell’udienza preliminare, il GUP del Tribunale di Roma aveva già ammesso come parte civile Confconsumatori APS, difesa dall’avvocato Barbara D’Agostino di Roma, per le gravi ripercussioni sui consumatori e sul mercato di borsa delle condotte ascritte al revisore.
Secondo il GUP di Roma, che ha rinviato la società e la dirigente a giudizio per il giorno 4 ottobre 2022 e poi nuovamente per il 19 gennaio 2023, i reati astrattamente commessi vanno dall’ostacolo alla vigilanza bancaria all’irregolare revisione dei bilanci (articolo 27 decreto legislativo 39/2010): pertanto gli azionisti della Banca e anche gli obbligazionisti subordinati hanno diritto a un congruo risarcimento dei danni.
L’ASSISTENZA DI CONFCONSUMATORI - L’associazione invita dunque nuovamente azionisti e obbligazionisti subordinati a costituirsi parte civile per chiedere il ristoro dei danni alla società di revisione, segnalando che possono costituirsi parte civile anche coloro che hanno venduto i titoli in perdita prima del crac bancario (prima del 2016). Confconsumatori è disponibile a raccogliere e inviare tutta la documentazione necessaria per la costituzione entro martedì 10 gennaio 2023.
Per ricevere ulteriori informazioni e assistenza invitiamo a contattare le sedi territoriali di Confconsumatori reperibili all’indirizzo www.confconsumatori.it/gli-sportelli-di-confconsumatori. Nel caso non ci fosse una sede di riferimento nella vostra zona, potete scrivere una mail a confconsumatori.roma@gmail.com.
Processo PwC – Veneto Banca: gli azionisti possono costituirsi parte civile
Dirigente PwC a giudizio per revisione bilanci irregolari: Confconsumatori ammessa parte civile. La prima udienza il 4 ottobre.
Roma, 17 maggio 2022 – Arrivano novità rispetto al crac Veneto Banca: il GUP di Roma, la dottoressa Calegari, ha emesso il Decreto che dispone il rinvio a Giudizio per la società di revisione PwC e per una sua dirigente, fissando al prossimo 4 ottobre 2022 l’inizio del processo a carico dell’imputata, ex responsabile della società di revisione dei bilanci Veneto Banca. Gli azionisti sono ancora in tempo per costituirsi come parte civile nel processo.
LE ACCUSE - Le accuse rivolte alla società di revisione contestano i reati di “ostacolo alle attività di vigilanza”, “illecito amministrativo dell’ente” e “falsità nelle relazioni e nelle comunicazioni dei responsabili della revisione”. Il GUP di Roma, disponendo il rinvio a Giudizio a carico dell’imputata e della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A., ha determinato una nuova e concreta possibilità per i risparmiatori azionisti e obbligazionisti subordinati di Veneto Banca di ottenere un risarcimento da una società molto solvibile, anche se ci saranno da affrontare ostacoli durante il dibattimento circa la giurisprudenza non univoca sui capi d’imputazione contestati e alla loro idoneità a legittimare il risarcimento a tutte le parti civili.
Si tratta probabilmente del primo caso in Italia in cui, dopo un crack bancario, la società di revisione dei bilanci è direttamente imputata di aver contribuito, con propri dirigenti, alla stesura di bilanci irregolari.
LA POSSIBILITÀ DI COSTITUIRSI PARTE CIVILE - All’esito dell’udienza preliminare, il GUP del Tribunale di Roma ha già ammesso come parte civile Confconsumatori APS, difesa dall’avvocato Barbara D’Agostino di Roma, per le gravi ripercussioni sui consumatori e sul mercato di borsa delle condotte ascritte al revisore.
Secondo il GUP di Roma, che ha rinviato la società e la dirigente a giudizio per il giorno 4 ottobre 2022, i reati astrattamente commessi vanno dall’ostacolo alla vigilanza bancaria all’irregolare revisione dei bilanci (articolo 27 decreto legislativo 39/2010): pertanto gli azionisti della Banca e anche gli obbligazionisti subordinati hanno diritto a un congruo risarcimento dei danni.
L’ASSISTENZA DI CONFCONSUMATORI - L’associazione invita azionisti e obbligazionisti subordinati a costituirsi parte civile per chiedere il ristoro dei danni alla società di revisione, segnalando che possono costituirsi parte civile anche coloro che hanno venduto i titoli in perdita prima del crac bancario (prima del 2016). Confconsumatori è disponibile a raccogliere e inviare tutta la documentazione necessaria per la costituzione entro il 20 settembre.
Per ricevere ulteriori informazioni e assistenza invitiamo a contattare le sedi territoriali di Confconsumatori reperibili all’indirizzo www.confconsumatori.it/gli-sportelli-di-confconsumatori. Nel caso non ci fosse una sede di riferimento nella vostra zona, potete a scrivere una mail a sportello@confconsumatori.it.
MONITORAGGIO E CONTROLLO PREZZI
ANNO 2022
La Regione Lazio svolge attività di monitoraggio e sorveglianza dell'andamento dei prezzi, avvalendosi anche dell’opinione dei consumatori. Riuscire ad ottenere una visione costantemente aggiornata e quanto più chiara possibile, permetterà a tutti di intervenire prontamente, arginando eventuali fenomeni speculativi.
Pertanto ti invitiamo a compilare il seguente questionario in forma anonima.
Via al progetto
"Io voglio solo originale"
Lezioni online gratuite e un questionario per combattere la contraffazione in rete
ROMA, 19 marzo 2021 – Con l’aumento del traffico online nell’ultimo anno, soprattutto per gli acquisti, si è registrato, purtroppo, anche un incremento delle frodi e della contraffazione in rete. Per questo motivo, Confconsumatori Lazio e Ugcons hanno ideato e lanciato la campagna “Io voglio solo originale”, con l’obiettivo di prevenire e combattere i fenomeni di raggiro ai danni dei consumatori che ricorrono all’e-commerce per comprare beni alimentari e non solo. Nell’ambito del progetto, è stato realizzato un ciclo di sei webinar rivolti al cittadino per parlare di “sviluppo di internet”, “contraffazione sul web” e “mercato virtuale mondiale”. Le lezioni, accessibili gratuitamente al pubblico, sono condotte da esperti della materia che in modo divulgativo e chiaro spiegheranno come muoversi negli acquisti online in sicurezza, evitando truffe e contraffazioni.
I webinar riguardano i seguenti temi:
- L’agropirateria;
- L’introduzione al reato di agropirateria;
- Il mondo digitale e la contraffazione;
- La responsabilità degli intermediari online: e-commerce e i.s.p.;
- Contratti con influencer marketing
- Utilizzo di foto e immagine su web e social network.
COME SEGUIRE I WEBINAR - Per vedere alle lezioni online è sufficiente collegarsi al link https://www.iovogliosolooriginale.it/i-corsi. È possibile seguire anche solo uno dei corsi, in qualunque momento della giornata e da diversi dispositivi, interrompendo e riprendendo la visione, compatibilmente con i propri impegni. Il linguaggio degli esperti è semplice e accessibile a tutti.
IL QUESTIONARIO – Insieme al corso online, è stato lanciato anche un questionario sulla consapevolezza dei consumatori, disponibile sul sito www.iovogliosolooriginale.it.. Si tratta di un’indagine conoscitiva volta a comprendere la percezione del made in Italy e del fenomeno della contraffazione (e della trasgressione rispetto alla legge) da parte del consumatore. La compilazione è libera e anonima. Le risposte saranno analizzate da esperti ed elaborate per realizzare un report finale alla Regione Lazio.
“Anche in questo periodo di pandemia - commentano l’Avv. Barbara d’Agostino e Paolo Mattei quali organizzatori dell’iniziativa – riteniamo cruciale raggiungere l’obiettivo di accrescere l’informazione del cittadino-consumatore, sempre più sollecitato a misurarsi con il mondo di internet, tra potenzialità e rischi. Per questo le associazioni Confconsumatori Lazio e Ugcons Lazio hanno deciso di realizzare un ciclo di lezioni online, pensate come percorso educativo, liberamente fruibile da tutti i consumatori per migliorare la propria conoscenza, consapevolezza e sicurezza nell’affrontare le nuove sfide del web”.
Scarica le slides parte 2 qui a fianco
𝗡𝗨𝗢𝗩𝗢 𝗦𝗘𝗥𝗩𝗜𝗭𝗜𝗢
𝗜𝗟 𝗣𝗜𝗔𝗡𝗢 𝗗𝗘𝗟 𝗖𝗢𝗡𝗦𝗨𝗠𝗔𝗧𝗢𝗥𝗘 – 𝗥𝗜𝗦𝗔𝗡𝗔𝗠𝗘𝗡𝗧𝗢 𝗗𝗘𝗟 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗢
La tua situazione debitoria è divenuta insostenibile?
E’ possibile verificare se è risanabile grazie al piano del consumatore e se ci sono presupposti e requisiti per farlo. La legge n. 3 del 2012 ha previsto la possibilità di una rinegoziazione dei propri debiti quando sono divenuti impossibili da sostenere. E’ necessario però effettuare una attenta analisi della propria situazione personale.
La Confconsumatori Lazio per i propri associati, avvalendosi di professionisti della materia, ha predisposto un servizio specifico a passaggi successivi che permette:
- Un primo colloquio conoscitivo gratuito;
- Raccolta della documentazione necessaria e predisposizione di una pre-analisi con stima dei costi;
- Avvio pratica presso l’OCC;
- Deposito del ricorso presso il Tribunale di competenza.
Se sei interessato richiedici un appuntamento
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sedi laziali in modalità ONLINE
partito il 27 gennaio 2021 e terminerà il 30 Settembre 2021 il progetto finanziato dalla Regione Lazio in attuazione del D.M. del 10 agosto 2020 del Ministero dello Sviluppo Economico, per la realizzazione di iniziative a favore dei consumatori e degli utenti a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid- 19 in collaborazione con Confconsumatori Lazio – Cittadinanzattiva Lazio Onlus – Adiconsum Lazio, Roma Capitale e Rieti – Casa dei Diritti Sociali Lazio.
Il progetto si prefigge due finalità: potenziare la rete fisica di sportelli presenti sul territorio nonché implementare l’assistenza ai consumatori e utenti attraverso strumenti di comunicazione digitale su diverse tematiche causate dalla pandemia da Covid-19.
Nel periodo del primo lockdown, partito l’8 Marzo 2020, si sono verificate una serie di emergenze sociali legate alla pandemia, dalle fake news alla ludopatia, dal cyberbullismo al furto di identità digitale, dalle pratiche commerciali scorrette per indurre i cittadini all’acquisto di beni e servizi alla diffusione di strumenti digitali per la PA (l’uso dello SPID ad esempio).
L’U.Di.Con Regionale Lazio e le associazioni coinvolte nel progetto implementeranno, nel periodo indicato, sportelli e canali cercando di assistere i cittadini nel disbrigo delle pratiche legate a disservizi, ricorrendo anche alle conciliazioni ma non solo, sarà realizzata una campagna comunicativa per approfondire alcune tematiche attraverso webinar, video-pillole, infografiche specifiche, da veicolare sui diversi canali web e social al fine di fornire assistenza e consulenza sulle tematiche elencate e aiutare i consumatori a districarsi nelle controversie derivanti dai disagi legati alla pandemia.
Parte dei fondi sono stati infine destinati all’acquisto di tablet che saranno distribuiti ad alcuni istituti scolastici nel Lazio, una scelta presa per venire incontro alle famiglie disagiate con figli in età scolare che non hanno i mezzi per poter partecipare alle lezioni a distanza, favorendo una maggiore inclusione di queste persone nella collettività.
Provincia di Roma: Provincia di Latina:
inviare una mail a confconsumatori.roma@gmail.com; inviare una e mail a confconsumatorilatina@gmail.com;
telefonare al numero 06.86326449; telefonare al numero 3495000314
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Orari di apertura: dal Lunedì al Venerdì dalle 15.30 alle 18.30 Orari di apertura: dal Lunedì al Venerdì dalle 10.00 alle 12 e dalle 16.30 alle 19.00
Provincia di Rieti: Provincia di Frosinone:
inviare una mail a info@confconsumatoririeti.it; inviare una mail a confconsumatorifr@libero.it;
telefonare al numero 0746.1970162 telefonare al numero 328.8817431- 339.5483370;
orari di apertura: mercoledi e venerdi dalle 16 alle 18.30 Orari di apertura: martedì e giovedì dalle 16 alle 19
Provincia di Viterbo
inviare una mail a confconsumatori.viterbo@virgilio.it
telefonare al numero 0761.515843
Orari di apertura dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30
Gioco d’Azzardo Patologico
Comprendere il meccanismo e le regole psicologiche del giocatore d’azzardo
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Acquisti senza sorprese: l'etichetta energetica
Nella Rubrica di Attenti al Lupo dedicata agli “Acquisti senza Sorprese”, l’avvocato Barbara D’Agostino, Presidente Confconsumatori Lazio, spiega come leggere l’etichetta energetica degli elettrodomestici.
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25 ott 2019
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